Niente, nulla più il cuore pretende
che tanto ormai anche la carezza fende.
20 Settembre 2010
martedì 21 settembre 2010
giovedì 16 settembre 2010
Avevo rubato un angelo al cielo
E' sciolto, in fine, quest'ultimo velo,
ho salvato un angelo questa notte
e ho meritato un ultimo sorriso
mentre l'aria nuovamente t'afferra.
Non si tocchino le ali degli angeli
o questi non potranno più volare,
che hanno vita come le farfalle,
sono delicate le loro piume.
Per di più gli angeli non hanno sesso,
nessuno mai ne può avere il possesso.
Ora la vita ti passa ch'è un fiume,
che sembra l'allegra danza d'un folle,
e fan festa nel vederti arrivare
mentre il mio sangue per le vene geli.
E sto fermo qui, a lavorar la terra
che non è più affar mio il paradiso,
ho liberato un angelo stanotte
e adesso non fa più paura il cielo.
16 Settembre 2010
ho salvato un angelo questa notte
e ho meritato un ultimo sorriso
mentre l'aria nuovamente t'afferra.
Non si tocchino le ali degli angeli
o questi non potranno più volare,
che hanno vita come le farfalle,
sono delicate le loro piume.
Per di più gli angeli non hanno sesso,
nessuno mai ne può avere il possesso.
Ora la vita ti passa ch'è un fiume,
che sembra l'allegra danza d'un folle,
e fan festa nel vederti arrivare
mentre il mio sangue per le vene geli.
E sto fermo qui, a lavorar la terra
che non è più affar mio il paradiso,
ho liberato un angelo stanotte
e adesso non fa più paura il cielo.
16 Settembre 2010
domenica 5 settembre 2010
Chimica poetica
Come l'acqua, la poesia ha tre stati,
da solido a liquido a gassoso,
arrivando così agli interessati
in un processo semplice, a ritroso.
Così il poeta trova ispirazione
l'avverte in sentimento, in sensazione,
la fa sua, la studia, ne fa verso
e il lettore in procedimento inverso.
Già, la poesia è pura matematica,
processo chimico di tematica
ma cela in se un letterario obiettivo:
un risultato unico, soggettivo,
chi vede niente chi invece l'universo
quel che importa è che a ognuno sia diverso.
4 Settembre 2010
da solido a liquido a gassoso,
arrivando così agli interessati
in un processo semplice, a ritroso.
Così il poeta trova ispirazione
l'avverte in sentimento, in sensazione,
la fa sua, la studia, ne fa verso
e il lettore in procedimento inverso.
Già, la poesia è pura matematica,
processo chimico di tematica
ma cela in se un letterario obiettivo:
un risultato unico, soggettivo,
chi vede niente chi invece l'universo
quel che importa è che a ognuno sia diverso.
4 Settembre 2010
Sai tutto
Ti dissi tutto un giorno di settembre
e rimanevi lì irrequieto e attento
a ragionare di queste mie ombre
e ne riuscivi a credere a stento.
E hai visto tutto tu,
e l'hai visto dall'inizio,
lo sapevi per di più
e restavi in silenzio.
Ha sempre saputo tutto il mio mare
che nessuno come lui sa ascoltare.
4 Settembre 2010
e rimanevi lì irrequieto e attento
a ragionare di queste mie ombre
e ne riuscivi a credere a stento.
E hai visto tutto tu,
e l'hai visto dall'inizio,
lo sapevi per di più
e restavi in silenzio.
Ha sempre saputo tutto il mio mare
che nessuno come lui sa ascoltare.
4 Settembre 2010
Orme sulla sabbia
Come orme sulla sabbia
porta con se il tempo
l'amore e l'odio, la gioia e la rabbia
lentamente, con l'attimo d'un lampo.
Come nuvole bianche
trascinate dal vento,
così le stagioni passano e vanno
lasciando agli occhi il ricordo soltanto,
fissando il momento là dove stanno.
Il frutto del vento è la tempesta
e vive più a lungo di quello d'amore
che cresce perfino nella foresta
ma è fragile
e anche annaffiato muore...
4 Settembre 2010
porta con se il tempo
l'amore e l'odio, la gioia e la rabbia
lentamente, con l'attimo d'un lampo.
Come nuvole bianche
trascinate dal vento,
così le stagioni passano e vanno
lasciando agli occhi il ricordo soltanto,
fissando il momento là dove stanno.
Il frutto del vento è la tempesta
e vive più a lungo di quello d'amore
che cresce perfino nella foresta
ma è fragile
e anche annaffiato muore...
4 Settembre 2010
giovedì 2 settembre 2010
Via...
E ti vedo andar via,
lontano fra le onde,
mentre sto sulla riva
ad osservar le stelle...
E lasci la tua scia,
linea che si espande,
sì frivola e lasciva
s'avverte sulla pelle.
Così lo sguardo si perde nel vuoto,
ne ombre ne luci ma fra l'infinito,
negli occhi la cosa che ho sempre voluto,
l'unica che non avrò mai avuto.
E mentre sei lì e ti vedo andar via,
mentre è un errore ogni cosa che faccia,
continui a lasciare la splendida scia
ma nel mio cielo non resta più traccia.
2 Settembre 2010
lontano fra le onde,
mentre sto sulla riva
ad osservar le stelle...
E lasci la tua scia,
linea che si espande,
sì frivola e lasciva
s'avverte sulla pelle.
Così lo sguardo si perde nel vuoto,
ne ombre ne luci ma fra l'infinito,
negli occhi la cosa che ho sempre voluto,
l'unica che non avrò mai avuto.
E mentre sei lì e ti vedo andar via,
mentre è un errore ogni cosa che faccia,
continui a lasciare la splendida scia
ma nel mio cielo non resta più traccia.
2 Settembre 2010
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