Nel darti il benvenuto ti prego: non esitare a lasciare i tuoi sentimenti in questo blog. Non indugiare nel mostrarti: lasciati fra le righe e arricchirai il lettore ed anche te stesso.

mercoledì 17 ottobre 2012

Il vento d'un'estate

Se solo il vento una notte potesse
asciugar le lacrime del passato,
e soffiando un attimo di sereno
rendere quello che è stato rubato.

Se solo per un istante riuscisse
ad alleviare cicatrici vere,
nascoste tra gli suqarci, nel terreno
dove nessuno le riesce a vedere.

Io l'ho ascoltato quel vento una notte,
attento, rapito, senza fiatare,
mi parlava di storie interrotte,
ed attraendomi coi suoi racconti
mi invitava con lui al di là del mare,
dove i sogni non vengono mai infranti.

Non si può mai sapere
cos'è che porta con se
il vento d'un'estate.
Io l'aspetterò tornare.

19 - VIII - 2012

martedì 31 luglio 2012

Velieri

Splendido e assorto in ogni suo pensiero
va il sommo veliero d'un tempo che fu,
senza il fardello del falso e del vero
fin dove l'azzurro diventa più blu.

Soffia dall'est una timida brezza
che dolce accarezza le bianche vele
tanto attrappite da far tenerezza
traspare il cielo tra i buchi e le tele.

Pur condannato prosegue la rotta
fra un porto che aspetta e uno lasciato,
lo sguardo rivolto a quella sua flotta,
a ciò che è perduto, là dove è salpato.

Del navigare rimarrà alla mente
un lontano presente, una nuvola.
La tormenta, la calma, le onde più alte
lasceranno il segno sulla favola.

29 - VII - 2012

Cento

Mi sono innamorato
della luce riflessa
nella forza dell'onda,

Della speranza mossa
da quel brillìo che affonda,
dello splendido moto del creato.

Dei cerchi concentrici
causati dalla goccia
che cade dai capelli,

Che diviene gioielli
e insolente si intreccia
dentro le cicatrici.

Onde, gocce, cicatrici e gioielli,
segni ed attese dei giorni più belli.
Sogni e ricordi riposti nel vento,
se ne vive una,
se ne muoiono cento.

29 - VII - 2012

domenica 25 marzo 2012

In Puero Homo

Io sto dormendo e arriva quella brezza
che porta assieme a se il pensiero
di mari calmi pieni di dolcezza
e non capisco più davvero
dove si va.
In questa quiete dei sensi s'avverte
l'aria ingenua di primavera,
la prima melodia del pianoforte
in cerca dell'accordatura
che suona in LA.
Colmo di vita e di intraprendenza
in controluce c'è un bambino
che persa la fede ed ogni speranza
saprà trasformarsi in un uomo
ma non lo sa.
E perderà la grazia e l'innocenza,
nascoste sotto al suo cuscino,
che senso ha...
Rimane un uomo solo in una stanza,
ripensa ancora a quel bambino,
lo sognerà.

Marzo 2012

sabato 10 marzo 2012

Meraviglioso volubile

La sensazione che il tempo fugge via,
che lascia solo un momento alla poesia
che, come una farfalla, vive un giorno
per rendere sublime ciò che ha attorno.

La sensazione che è solo un istante,
che vola via col bacio d'un amante
che ha incontrato, goduto e abbandonato
per mantenere intatto il suo segreto.

Dinnanzi all'Eterno il tempo è debole
ma sciogliendosi in sogni di vapore
lascia in noi tutta la gioia e il sapore
d'un lunedì di marzo speso al sole.

9 - III - 2012

10 Marzo

T'ho vista un giorno col mio sorriso
fra le nuvole, diretta verso il nord
con la valigia piena di colori
che una volta appartenevano anche a me.
E mentre andavi per non tornare più
ti sei voltata indietro un'altra volta
per fermare l'ennesima immagine
di tutto ciò che non porterai con te.

Il Destino è unione di scelte e sorte
e ognuno trova il suo percorso solo,
ascoltando in silenzio la coscienza,
severa e unica critica d'autore.
Volando fra felicità e successo,
saprò esserti davvero molto grato
se incrociando per caso questo Cielo
mi riportassi indietro il mio sorriso
che fra milioni di cose che ho avuto
è certo l'unica di cui ho bisogno.

10 - III - 2012

martedì 28 febbraio 2012

Lo specchio dell'anima

Semplice nell'immenso, spensierato,
rimane distratto, assorto, lontano.
In quell'attimo in cui resta rapito
segue leggero un volo di gabbiano.
E non appare così complicato,
così fiero d'inutile potenza.
E' solo la nitida trasparenza
d'uno specchio di cristallo opaco
messo a lucido, seppur levigato,
per mostrarsi umile allo zodiaco,
non ha bisogno di portare con se
gli affanni e le illusioni quotidiane.
E' sereno, limpido, desolato
quello sguardo perso nell'infinito.

28 - II - 2012

lunedì 30 gennaio 2012

Domenica mattina

Sul sanpietrino nudo e silenzioso
trova riposo l'animo pesante,
placato dal sapore malizioso
d'una domenica mattina errante.

E tutto è semplice e meraviglioso,
tutto resta scolpito in un istante,
da quella vita del marmo corroso
al palpito d'un cuore mendicante.

E l'aria è fresca, è pura, è cristallina,
entra dentro e alleggerisce l'anima
e fra le nubi dolcemente affina

nuova luce nata da una lacrima.
Magnificenza, esser consapevole
d'aver sempre un sole 'tra le nuvole.

29 - I - 2012

giovedì 19 gennaio 2012

Vivere per raccontarla

Senza nessuna guida ne istruzione,
senza saper da dove cominciare
ci si trova caduti a questo mondo,
strappati al soave calore materno
l'unico abbraccio terreno ed eterno.

E' per questo, dunque, che non è umana
l'infallibilità, la perfezione,
ch'è un susseguirsi di voli e cadute.

E per ogni caduta un altro fiore,
per ogni volo un unico splendore.
Ogni volo e caduta
per esser raccontato.

Mi perdoni la vita
l'aver raccontato.

D'ogni mio volo e caduta
mi perdoni la vita
l'aver amato,
l'aver vissuto.

Gennaio 2012

Dune

Passi lenti, trascinati
affondano stanchi,
nonostante il peso cancellati,
troppo vuoti, bianchi.

Non resta orma sulla sabbia
come se nessuno fosse passato,
non indica via la sabbia
come se a nessuno fosse accordato.

Come fossi nessuno
il deserto m'accoglie,
senza un disegno, una ragione,
cancellando ogni mia traccia,
ogni reminescenza.

Ad attendermi
oltre le dune l'oasi,
oltre le dune, la quiete.

Gennaio 2012

Naufragare

Immerso nel bagliore
dello specchio del Sole
con lo sguardo rivolto
dove finisce il mare.

Come se non ci fosse
posto a me sulla terra,
rassegnato all'eterno,
mio, dolce naufragare.

Dicembre 2011

Solo la neve

Sorretto, spento, dilaniato,
questo adesso è lo stato,
questa la gabbia
in cui sono imprigionato,
nel sonno dell'anima,
nel torpore della luce.

Cristalli di ghiaccio
oscurano la mia essenza
ormai impercettibile,
esausta, finita,
manifesta nel sangue marcio
sprecato a terra,
nel fondo scuro dell'occhio,
nel sorriso spento dell'io.

E tutto si contagia
d'un nero opaco,
tutto viene corroso,
sporcato,
solo la fredda, candida neve
resiste immacolata.

E mentre tutto nuoce, brucia,
solo la neve è bianco tutt'attorno.

Gennaio 2012