Splendido e assorto in ogni suo pensiero
va il sommo veliero d'un tempo che fu,
senza il fardello del falso e del vero
fin dove l'azzurro diventa più blu.
Soffia dall'est una timida brezza
che dolce accarezza le bianche vele
tanto attrappite da far tenerezza
traspare il cielo tra i buchi e le tele.
Pur condannato prosegue la rotta
fra un porto che aspetta e uno lasciato,
lo sguardo rivolto a quella sua flotta,
a ciò che è perduto, là dove è salpato.
Del navigare rimarrà alla mente
un lontano presente, una nuvola.
La tormenta, la calma, le onde più alte
lasceranno il segno sulla favola.
29 - VII - 2012
martedì 31 luglio 2012
Cento
Mi sono innamorato
della luce riflessa
nella forza dell'onda,
Della speranza mossa
da quel brillìo che affonda,
dello splendido moto del creato.
Dei cerchi concentrici
causati dalla goccia
che cade dai capelli,
Che diviene gioielli
e insolente si intreccia
dentro le cicatrici.
Onde, gocce, cicatrici e gioielli,
segni ed attese dei giorni più belli.
Sogni e ricordi riposti nel vento,
se ne vive una,
se ne muoiono cento.
29 - VII - 2012
della luce riflessa
nella forza dell'onda,
Della speranza mossa
da quel brillìo che affonda,
dello splendido moto del creato.
Dei cerchi concentrici
causati dalla goccia
che cade dai capelli,
Che diviene gioielli
e insolente si intreccia
dentro le cicatrici.
Onde, gocce, cicatrici e gioielli,
segni ed attese dei giorni più belli.
Sogni e ricordi riposti nel vento,
se ne vive una,
se ne muoiono cento.
29 - VII - 2012
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