Nel darti il benvenuto ti prego: non esitare a lasciare i tuoi sentimenti in questo blog. Non indugiare nel mostrarti: lasciati fra le righe e arricchirai il lettore ed anche te stesso.

lunedì 30 gennaio 2012

Domenica mattina

Sul sanpietrino nudo e silenzioso
trova riposo l'animo pesante,
placato dal sapore malizioso
d'una domenica mattina errante.

E tutto è semplice e meraviglioso,
tutto resta scolpito in un istante,
da quella vita del marmo corroso
al palpito d'un cuore mendicante.

E l'aria è fresca, è pura, è cristallina,
entra dentro e alleggerisce l'anima
e fra le nubi dolcemente affina

nuova luce nata da una lacrima.
Magnificenza, esser consapevole
d'aver sempre un sole 'tra le nuvole.

29 - I - 2012

giovedì 19 gennaio 2012

Vivere per raccontarla

Senza nessuna guida ne istruzione,
senza saper da dove cominciare
ci si trova caduti a questo mondo,
strappati al soave calore materno
l'unico abbraccio terreno ed eterno.

E' per questo, dunque, che non è umana
l'infallibilità, la perfezione,
ch'è un susseguirsi di voli e cadute.

E per ogni caduta un altro fiore,
per ogni volo un unico splendore.
Ogni volo e caduta
per esser raccontato.

Mi perdoni la vita
l'aver raccontato.

D'ogni mio volo e caduta
mi perdoni la vita
l'aver amato,
l'aver vissuto.

Gennaio 2012

Dune

Passi lenti, trascinati
affondano stanchi,
nonostante il peso cancellati,
troppo vuoti, bianchi.

Non resta orma sulla sabbia
come se nessuno fosse passato,
non indica via la sabbia
come se a nessuno fosse accordato.

Come fossi nessuno
il deserto m'accoglie,
senza un disegno, una ragione,
cancellando ogni mia traccia,
ogni reminescenza.

Ad attendermi
oltre le dune l'oasi,
oltre le dune, la quiete.

Gennaio 2012

Naufragare

Immerso nel bagliore
dello specchio del Sole
con lo sguardo rivolto
dove finisce il mare.

Come se non ci fosse
posto a me sulla terra,
rassegnato all'eterno,
mio, dolce naufragare.

Dicembre 2011

Solo la neve

Sorretto, spento, dilaniato,
questo adesso è lo stato,
questa la gabbia
in cui sono imprigionato,
nel sonno dell'anima,
nel torpore della luce.

Cristalli di ghiaccio
oscurano la mia essenza
ormai impercettibile,
esausta, finita,
manifesta nel sangue marcio
sprecato a terra,
nel fondo scuro dell'occhio,
nel sorriso spento dell'io.

E tutto si contagia
d'un nero opaco,
tutto viene corroso,
sporcato,
solo la fredda, candida neve
resiste immacolata.

E mentre tutto nuoce, brucia,
solo la neve è bianco tutt'attorno.

Gennaio 2012