Splendido e assorto in ogni suo pensiero
va il sommo veliero d'un tempo che fu,
senza il fardello del falso e del vero
fin dove l'azzurro diventa più blu.
Soffia dall'est una timida brezza
che dolce accarezza le bianche vele
tanto attrappite da far tenerezza
traspare il cielo tra i buchi e le tele.
Pur condannato prosegue la rotta
fra un porto che aspetta e uno lasciato,
lo sguardo rivolto a quella sua flotta,
a ciò che è perduto, là dove è salpato.
Del navigare rimarrà alla mente
un lontano presente, una nuvola.
La tormenta, la calma, le onde più alte
lasceranno il segno sulla favola.
29 - VII - 2012
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