Nel darti il benvenuto ti prego: non esitare a lasciare i tuoi sentimenti in questo blog. Non indugiare nel mostrarti: lasciati fra le righe e arricchirai il lettore ed anche te stesso.

mercoledì 12 ottobre 2011

Sul mare, al vento

Non c'è profondità che nasconda
ciò che l'anima intende trovare
oppure menzogna tanto orrenda
da poterla riuscire a deviare.
E quando risalta il tratto umano
che le lacrime perdon sapore e
non c'è fede d'aiuto al profano,
ella s'eleva nel suo candore
a voler redimere, a salvare
il povero, triste peccatore
ch'è sempre sbagliato e a malincuore
stremato e lento si lascia andare.
Adesso che ogni virtù è svanita,
che non è dato chieder perdono,
per l'ultima volta: è qui che sono,
sulle rovine del mio pentimento,
qui da solo, sul mare, al vento.

10 - X - 2011

lunedì 3 ottobre 2011

Er Poeta Maccanico

Nun t’aspetta’de trova’fra ‘sti versi
de’n poeta de silicio e de metallo
che elabbori emozioni in capoversi,
ce voranno mill’antr’anni pe’nventallo.

Vive d’ispirazione lo scrittore,
je piace fa’ll’amore a le parole
e p’annavanti o mantene’lla prole
magari fa l’autoriparatore.

Come me che me fingo granzignore,
de solito m’atteggio a’mprennitore.
E dice: come fai a nun sconfonne

Er grasso co’ l’inchiostro de le penne?
Facile: er primo serve pe'lavora',
l’antro p'er core, la mente e pe'sogna'.

2 - X -2011

Casa mia

Che colpa c’ho si nun me sento accasa
finchè nun sto’n mezz’a’ste tre ffontane,
‘ndo la luna bagnata s’ariposa
e troveno riparo le bbefane.

Sarà che qqua me torna’n mente quanno
la domenica, cor vestito bbono,
papàmmio me portava a pija’r gelato
ch’ancora n’ero manco rigazzino.
O quannno, senza’r becco de’n quatrino,
ar tempo ch’ero ancora fidanzato,
pe’ddu’lasagne dentr’a’n piatto piano
Donchisciotte me fece pija’l’affanno.

Si, che c’ho passato tutta’na vita
dentr’a ‘sti quattro muri a ciel aperto
e ‘gni vorta puntuale ch’ariparto
sconfesso ginocchioni a Santa Rita.
Sarà che sso’nostalgico, ‘nnammorato
ma lassa’ Roma è er più granne peccato.

30 - IX - 2011

La festa di Ottobre

L’odore della pioggia
non frena l’euforia
e ogni guerriero sfoggia
vesti di Bavaria,
figlio del grande Odino,
suddito dell’Impero,
festeggi quel tuo vino
e lo tracanni fiero.
Fra bestie cotte a peso
lasciate ad abbrasare
mi ritrovo, sorpreso,
coi barbari a brindare
alla vita e alla morte,
delle gioie, di pene,
sorridendo alla sorte e
lasciando nelle vene
barili d’idromele,
nettare degli dei,
a rigonfiar le vele
vispe dei giorni miei.

19 - IX - 2011

venerdì 5 agosto 2011

Cosa sono le nuvole

Fra le mani il futuro si sgretola.
Torno al presente: sono una nuvola.

05 - VIII - 2011

sabato 30 luglio 2011

Tu e le stelle

Coi dolci piedi nudi
sfiori l'acqua leggera,
con la bellezza illudi
l'anima passeggera.
Il tuo presente affronti
assorta, vaneggiante e in fine altera
e con la vita sconti
il peccato che ti fa prigioniera.
Intanto il vento in estrema dolcezza
assetato e insaziabile accarezza
la veste candida sulla tua pelle.
Resti inarrivabile, tu e le stelle.

VII - 2011

Sole

Dentro al sole che albeggia
la più dolce fragranza,
una fresca speranza,
un sorriso che aleggia.

Una lascrima affranta,
un sogno ormai svanito,
sapore del finito
nel sole che tramonta.

30 - VII - 2011

lunedì 11 luglio 2011

Naxos

Dall'alto del torrione
svetti unico, maestoso,
verde dominatore
d'un isola di carta.

Autentico padrone,
attendi speranzoso
e accogli il viaggiatore
lo curi finchè parta.

Con i tuoi rami tesi verso il mondo
ad abbracciare e custodire, guarita
anche quest'ultima anima dal fondo
t'ergi vittorioso albero di vita.

8 - VII - 2011

L'attesa

Laggiù all'orizzonte
imperterrito resta il suo sguardo,
dove il vicino diviene distante
e tutto è ancor più lontano, beffardo.
Dove l'empireo si unisce col mare
in cerca d'un drappo, d'un navigare,
di quel ritrovo marchiato dal sale,
dal sole, dal vento del maestrale.

Da qualche parte è ancora là che aspetta
dolorosa, splendida, benedetta,
con in mano la Croce in dolce presa,
in preghiera non smette di sperare
ma la paura in cuore di salpare
la lascia nella sua tiepida attesa.
Il tempo del cadere d'una piuma,
basta questo a una vita che si sfuma.

VII - 2011

mercoledì 29 giugno 2011

Tutto ciò che sei

Il respiro si fa sempre più intenso,
affannoso poi corto, riflessivo,
mentre gli occhi si schiudono all'immenso
è qui che ritorni, è qui che sei vivo!

Sei ogni sorriso che hai regalato,
e sei ogni lacrima che hai versato,
tutte le rinunce del tuo destino,
tutte le scelte errate da un cretino.

E chi ti sta intorno non può sapere,
non deve assolutamente vedere
cosa c'è nella testa quelle sere
che ti piace star solo, ripensare...

Con le tue splendide mani hai creato
tutto ciò che sei e che sarai stato.

08 - II - 2011

Domani

L'azzurro del cielo fa l'orizzonte,
si sfoca, si sfuma, si fa distante,
si rende maestro d'ogni emozione
mentre l'ombra del sole s'illumina.

E intanto stai assorto su una lamina
attento a dare ascolto alla ragione
perdendo ogni attimo che Dio ha dato,
ogni stella, ogni sguardo regalato.

Evita di pensare a dove andrai
che è l'intraprendenza a cambiare il fato,
che ieri se n'è andato
e che domani non arriva mai.

24 - XII - 2010

venerdì 10 giugno 2011

La speranza de magna'

'Sta scatola de immaggini e finzioni,
che in principio era fonte de curtura,
adesso sc'ha ridott'appecoroni
ecce da da magna' la spazzatura.

A li ggiovanotti oggi pe'la strada,
che nun so'degni da chiamasse bbulli,
je vie'pprima attira'ffori la spada
c'ambriacasse'nsieme a li castelli.

E sembreno finiti i tempi Belli
quann'ecco che cce scappa 'na poesia
rime, code e carciofi a la ggiudia.

Statte cheto e arimbrottete la panza,
Sor Mae', finchè a Roma c'è er Barattolo
infra'ste righe resta 'na speranza.

10 - VI - 2011

giovedì 26 maggio 2011

Amaro

Che delusione,
il lume d'un lampione
spento davanti al giorno,
il dolce che si brucia dentro al forno,
il sogno che si sveglia in un burrone.

Che misera tristezza,
aver smarrito anche
la semplice carezza,
l'espressione di quelle facce stanche,
l'apostrofo sulle parole tronche.

Senza saper come, l'uomo nasconde
gioia e allegria sotto un pesante velo,
che amarezza...che amarezza che da il cielo.

21 - V - 2011

mercoledì 4 maggio 2011

Cielo...

Cielo,veglia sopra noi
peccatori, santi ed in ultimo eroi,
nuvole disegnano
gesta memorabili
accanto segreti inconfessabili
ci onorano, ci bruciano.
L'innocenza è ipocrisia,
il vizio superbo d'una borghesia
che si sente migliore
e desta lo stupore,
cadendo a terra si mostra debole,
sconfitta e arrendevole.

Cielo, rendici pensieri
sorretti dalla spinta del maestrale
ci innalzeremo liberi.

4 - V - 2011

Fatale

Fata che splendi nell'ultimo sole,
che accechi e uccidi colui che ti vuole
ti prego possiedimi, ubriacami.

Versami il tuo delizioso idromele
non aver timore d'esser crudele,
avanti spiegami ed illuminami.

Tu l'anima e lo spirito trattieni
celando in loro immagini stupende,
intanto ascolto i tuoi silenzi pieni
che è nel silenzio che tanto s'apprende.

E trovo qualcosa con cui giocare
nel sommo tentativo di ingannare
il tempo con un misero rumore
mentre c'è chi ignaro giuoca il mio cuore.

4 - V - 2011

Fra le dita

Navigo senza un perchè,
Ulisse esploratore,
brigante e ammaliatore
vedo quello che non c'è.

Tutto ciò che è intorno a noi
è preda, è carnefice
e in un tratto duplice
sfama e sfugge gli avvoltoi.

Incasso i colpi ma rubo i diamanti,
evitando di restar colpevole,
e, sazio, il mio sorriso tiro avanti
che l'anima in pieno è consapevole:
la felicità scorsa fra le dita
sarà tutto il ricordo d'una vita.

3 - V - 2011

martedì 8 marzo 2011

Uno in un milione

Sottile è quella linea che demarca
il genio e il folle, la notte dal giorno,
l'ottimo governante ed il monarca,
l'arrivo dal punto del non ritorno.

Un segreto, un'intuizione, un'essenza
che devia il lungoandare della storia,
che decide tra umiliazione e gloria
e lascia ai posteri l'ardua sentenza.

Questo crea l'emozione d'errare,
di sbagliare per poi ricominciare,
la distanza fra rimorsi e rimpianti...

Ed è così che deve andare avanti
che non da vergogna ne delusione
esser qui, solo, uno in un milione.

4 - III - 2011

Verdi colline che m'attraversate'l cuore

Verdi colline che m'attraversate'l cuore
nel frattempo che il sole illumina la piuma
e la nebbia torna ad inghiottire il colore
lasciando in se qualche albero che fuma.

E mentre una nuvola mangia una nuvola,
il cielo s'erge celeste sulle montagne
e in pura espressione serena e frivola
nel piccolo specchio ai suoi piedi si spegne.

Sto eretto a rimirar stupito il tuo splendore
che emoziona all'alba e rattrista al tramonto,
tenendo ancor vivo questo giovane ardore
che sono vivo, e sono qui dentro, e lo sento.

4 - III - 2011