Sorretto, spento, dilaniato,
questo adesso è lo stato,
questa la gabbia
in cui sono imprigionato,
nel sonno dell'anima,
nel torpore della luce.
Cristalli di ghiaccio
oscurano la mia essenza
ormai impercettibile,
esausta, finita,
manifesta nel sangue marcio
sprecato a terra,
nel fondo scuro dell'occhio,
nel sorriso spento dell'io.
E tutto si contagia
d'un nero opaco,
tutto viene corroso,
sporcato,
solo la fredda, candida neve
resiste immacolata.
E mentre tutto nuoce, brucia,
solo la neve è bianco tutt'attorno.
Gennaio 2012
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