Non suonerà mai più quella tua voce
tanto forte che il cielo fa tuonare,
ora sei nel cuore di chi è in pena
e nei pensieri tristi di chi ti ama.
La tua dimora è sotto quella croce,
perennemente là a guardare il mare,
chè presto è finita la tua lena,
chè dolce è la voce che ti chiama.
Così improvvisa porta la tua pace
da lasciar che un'illusoria speranza
accompagni le lacrime pe'l viso
finchè s'asciughino, senza una resa.
Allor conserva l'attimo fugace
per accorciare la tua lontananza
che malinconico è quel tuo sorriso
e che infinita sarà l'attesa.
Aprile 2006
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